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Nessuno mi ha mai vista nell'anima come mi hai visto te.
Nessuno mi è mai entrato nell'anima come ci sei entrato te.


venerdì 17 aprile 2020









Ti bacerei fino a non sentire più le labbra, fino a perdere sensibilità negli zigomi, fino a non saper più distinguere il tuo respiro dal mio o la tua pelle dalla mia. Ti bacerei piano, perché giuro sembri così fragile ed innocente che avrei paura di spezzarti, di spaventarti, di sporcare il capolavoro della persona che sei. Ti bacerei accarezzandoti e accarezzandomi, assicurandomi che tutto sia reale e realizzando ancora una volta quanto bruci il contatto della tua pelle soffice con le punte delle mie dita incerte, sempre troppo deboli per poterti trattenere. Ti bacerei e non ti lascerei andare, sorriderei al sogno raggiunto e apprezzerei ogni singolo millimetro di quelle tue labbra spesso chiuse in segno di difesa e dalle quali escono le parole più in armonia dell'universo. Ti bacerei e tremerei, tanta sarebbe la violenza del l'emozione e del brivido che mi percorrerebbero la schiena e piegherebbero ogni mio singolo muscolo alla tua soffice maestosità. Ti bacerei e farei in modo di avere il tempo di apprezzare la collisione tra un mondo così misterioso e un altro così tormentato come il mio. Ti bacerei e ti farei sentire a casa, in modo da assicurarmi che le tue labbra torneranno di nuovo a posarsi sulle mie e in modo da zittire tutti i demoni che ti divorano. Ti bacerei e scriverei la nostra storia, la nostra musica. Ti bacerei e dipingerei il nostro quadro, affogherei ogni mio singolo dubbio nel mare delle tue sicurezze. Ti bacerei al buio, ad occhi chiusi, quando nulla più ha spazio per parlare, quando i riflettori si spengono e si accendono le luci fioche degli animi.
Forse ti bacerei e basta.
Ti bacerei e basta perché se un tuo sorriso mi fa dimenticare come si respira, un tuo bacio paralizzerebbe ogni mia volontà.

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